Sono un'infermiera e vivo del mio lavoro.
Scrivo per esigenza e per non dimenticare quelle frasi che a volte, in attimi particolari della mia giornata, mi vengono in mente, come fossero segni che il destino mi lancia.
non voglio che vadano persi e per questo aggiungo pagine a quelle che ho già scritto e che scriverò.
Oggi quello che mi è venuto in mente è questa, una frase che in realtà ho letto su un foglio di carta ruvida, imbustato.
Qualcuno di molto importante per me, l'ha lasciato nel mio armadietto a lavoro e leggendolo, ho capito che forse esiste davvero qualcosa a noi sconosciuto....o forse, mi piace solo il modo in cui l'autore della frase ha inteso l'argomento con cui io mi trovo a vivere ogni giorno....la morte.
il mio primo, ma non ultimo post....è dedicato a questa persona speciale....a colei che mi ha ispirato....e che spero, sia davvero nella stanza accanto alla mia...
La morte non è niente di Henry Scott Holland
"La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace."
A tutti quelli che, spero, sono dietro al mio angolo....vi ringrazio per quello che mi avete insegnato. Ho lottato con voi, con la vostra malattia e con le vostre paure.....
La persona che ho in mente adesso...Teresa, mi ha sempre detto che ero il suo elmetto...come un soldato cercavo di combattere per lei e con lei....grazie per avermi protetta dalla MIA paura di perderti...e da quella del fallimento....spero che tu sia lì..da qualche parte, a ridere di me per la mia solita vena filosofica....che hai sempre ironizzato. La tua voce non la sento, ma so che mi stai parlando...o che ogni tanto lo fai.