venerdì 27 aprile 2012

LA VOCE FUORI CAMPO E IL PURGATORIO MODERNO

oggi una storia scioccante!!!
una persona a me vicina di cui ovviamente non faccio ne farò il nome...ha avuto una disavventura davvero pazzesca.
Io la racconto, volendola in realtà gridare per la strada o in faccia a chi di dovere.....


C'era una volta, una donna considerata anziana anagraficamente, ma dallo spirito vivace e brillante... estremamente grata al mondo per aver avuto il lusso di invecchiare in un'epoca in cui la medicina e la tecnologia curano pressochè tutto....................................................

Un giorno, spinta da un sogno premonitore, decide di andare dal medico di famiglia, da lei considerato il suo mentore e il custode della saggezza e della conoscenzA.
"dottore ho male qui..." disse.
"non si preoccupi, non sarà niente....ma per farla contenta, facciamo qualche esame di base!" rispose svogliatamente lui.

Speranzosa e  forse anche un pò vergognosa per essere andata a DISTURBARE il DOTTORE a causa di una stupida sensazione....ritira l'esito dell'esame fatto, qualche tempo dopo.....e con sua estrema sorpresa e sbigottimento, scopre che in ospedale hanno riscontrato un tumore al suo intestino, ma che (a dire del medico con cui riesce a parlare di sfuggita in un corridoio) è veramente piccolo, operabile e preso in tempo..

Questa nostra coraggiosa martire, nonostante gli sguardi falsamente fiduciosi delle amiche di briscola,decide autonomamente di farsi operare nell'ospedale più vicino a casa sua, quello dove ha eseguito gli esami e colloquiato della sua malattia con il chirurgo (quello in corridoio)......
La povera donna, fiduciosa nello staff medico da lei conosciuto confidenzialmente, ha subito un operazione breve, rapida e pressochè indolore.
i medici hanno riferito di aver asportato il tumore e di non voler procedere alla chemio perchè non c'era motivo.
A quel punto la paziente, contenta di non aver sofferto, è tornata a casa senza alcun dubbio riguardo al suo stato di guarigione completa ed è tornata alla sua vita di sempre, diventando ben presto "la miracolata", per tutte le amiche di briscola.


Sembrava tuto risolto....ma come nelle storie di fantasia che leggevo da piccola, ecco l'imprevisto!!!
qualche tempo fa, per SUO volere (non del medico che l'ha operata e nemmeno per il medico di famiglia) ha insistito per fare una tac, sconsigliata dal medico curante ma per lei necessaria visto che da qualche tempo lamentava dolore e astenia (senso di stanchezza).

Nonostante le convinzioni scientifiche che il medico aveva riguardo all'EVIDENTE stato di STRESS e di ANSIA della paziente, l'esame è stato fatto comunque......e indovinate un pò????
nell'esatto punto di anastomosi (cicatrice interna del precedente intervento), ta-dan! il tumore è riapparso misteriosamente!!!

 Il valoroso medico curante, preso in mano il telefono, decise di fare un immenso favore personale alla paziente a cui è molto affezionato e prenotò a visita oncologica la poveretta SFORTUNATA.

voi penserete al meglio, al lieto fine o al vissero felici e contenti...ma la mia storia non è ancora giunta alla fine, cosa che rende la favola....drammaticamente reale.

Giunta dall'oncologa, mai vista (nemmeno in consulenza post-operatoria due anni prima) la storia pare infittirsi e la prognosi a suo parere è decisamente e OVVIAMENTE infausta!
"non è più possibile operarla, signora. Dovrebbero rimuovere tutto l'addome, ORMAI!" dichiarò placidamente.
e alla domanda della figlia della nostra protagonista "ma come?! e quindi cosa si può fare?!", la Dottoressa laureata in medicina con specializzazione in oncologia e cura del malato tumorale, sbuffò
"ma SCUSI,chi è lei!?"
..........

una volta tornata a casa, in lacrime, la nostra paziente indusse una riunione di famiglia, convinta che fosse il momento propizio per comunicare le ultime volontà.
Tutti i vari nipoti, nuore, cognate dei figli ecc... alla notizia sconvolgente, si imbestialirono e brandendo il forcone si precipitarono all'appuntamento fissato con il competentissimo ed efficentissimo chirurgo che le aveva aperto la pancia due anni prima, a mò di macellaio a quanto pare.
Solo una persona, piccola e insignificante, propose un appuntamento in un altro centro medico, magari uno di ricerca, magari un centro Europeo Tumori....in una qualche metropoli del paese, ma li per li la rabbia era tale, che nessuno badò alla voce fuori campo, nemmeno la paziente sconsolata.

Dopo qualche giorno, però, ascoltata e ottenuta la proposta del caro e buon chirurgo (aprire e vedere cosa c'è che non va) la donna rimuginò sulle poche speranze che le venivano messe di fronte e si interrogò sul perchè un'oncologa dice che è spacciata (pur non essendo un chirurgo), e chi questa carica ce l'ha, dice di volerla rioperare.
quali garanzie? si disse...e quanta confusione!!!! 
Non ci volle molto per convincere la donna che a quanto sapeva lei, la giovane voce fuori campo, forse era  l'unica fonte di intelligenza e assennatezza in quel mare di diagnosi discordanti e progetti epici per la sua povera pancia mal ridotta.
Ridottasi così, si decise e chiamò la voce fuori campo, lasciando a lei (sua eroina) la sua sorte.

L'impavida gladiatrice, osò alzare la cornetta e accendere il cervello
.....e tanto bastò per far sì che qualche settimana dopo, il Professone e ricercatore dell'UIL (centro ricerche tumori Europeo di Milano) laureato con 110 e lode, 70 e lode alla specialistica e 50 e lode al dottorato di ricerca  la convocò a visita (mutuabile) per il costo di 20 euro........manco fosse la fata turchina.

Ma quale mai fu l'esito di questa visita dal costo pari a quelle fatte nei due anni precedenti????

 Nemmeno lui, con tre lauree e pubblicazioni in tutto il mondo, capisce qualcosa del pasticcio che ha questa nostra sventurata nell'intestino. La vecchia documentazione è un disastro: date sbagliate, diagnosi diverse prima e dopo l'intervento e come se non bastasse, racconta alla donna che sono stati tolti pochi linfonodi accanto al vecchio tumore...e che se l'avesse fatto lui, sicuramente avrebbe agito in modo diverso.

Oggi come oggi non sappiamo cosa questa donna dovrà affrontare nei prossimi mesi, sicuramente un intervento lungo e doloroso stavolta, forse una stomia provvisoria per le feci e probabilmente una chemioterapia post intervento.....Ma quello che emerge da questo racconto è quanto è scandaloso, schifoso e pazzesco, quello che i medici (tutti) della città dove abito, siano incompetenti e approssimativi.
L'unica cosa da fare ora è pubblicare, scrivere, denunciare quello che è successo, senza paura ne "ma tanto non serve a niente" perchè almeno, tutto quello che è successo a lei, non capiti più a nessuno!

.....................ma d'altra parte, c'è chi l'aveva detto nel 1892, senza troppi giri di parole
"il purgatorio moderno è fatto di purghe, iniezioni e interventi chirurgici...."

giovedì 26 aprile 2012

la sfiga....della stanza accanto.

Tutti prima o poi devono pagare il prezzo della fortuna.

Ammetto, ci sono arrivata anche io.
mi sono più che altro arresa, fingendo  un'illuminazione (che probabilmente tutti intorno a me avevano avuto già da tempo).

Sono stata fortunata in passato e come succede sempre alle persone troppo fortunate....ora ne subisco le conseguenze, sotto lo sgaurdo divertito di chi ti diceva 
"oh ma che fortuna che hai!!!beh te lo meriti!".




L'illuminazione di oggi è che di norma, nella vita dobbiamo subire e soffrire un pò, per poterci considerare "fortunati" il giorno che troviamo ciò che ci rende davvero felici.
della serie "prima il dovere e poi il piacere".
Nel mio caso la faccenda è andata al contrario...e non è mai un buon segno.
prima è arrivato il lavoro dei miei sogni...la fortuna....la botta di culo come si dice, ero felice, spensierata e persino sicura di me. Talmente sicura che dopo due anni di fattore c, mi son detta, Giulia, sei fortunata.....che sarà mai?per una volta!!??

ma quando c'è qualcosa che non torna....il motivo dentro di te lo sai sempre.
io speravo, pregavo che tutto rimanesse così, ma purtroppo...come dice mia madre a volte, oggi tocca a loro, domani a te!
detto fatto.
Nel giro di un mese sono passata da un bel lavoro (7 minuti da casa, orari spettacolari, niente turni, colleghe splendide, piena autonomia decisionale) a una roba che definieri terrificante.
 Ebbene sì, mi sono trasformata in quel tipo di persona che per disperazione lavora solo per arrivare al 27 del mese.
non c'è male, dico all'altra me, alla vocina in testa che aveva previsto tutto (la bastarda).
avevi ragione in pieno.
Tu, pessimista, razionale, insicura coscenza....non hai sbagliato di una virgola.
te lo aspettavi e lo sapevi bene che la sfiga era nella stanza accanto, con un'enorme porta comunicante!!
basta distrarsi un secondo....accoccolarsi in una situazione felice e da ottima pigra, abituarti all'idea della fortuna. arrivare a trovarle pure dei difetti!!!
Conseguenza?
La sfiga mi si è manifestata in tutta la sua interezza. e sembra che la porta comunicante sia sparita.




Fa abbastanza ridere la mia situazione...mi sembra ancora impossibile da credere.
orario vecchio: 8-16
orario attuale: turnaggio pieno.
distanza da casa: 4km prima, 40 adesso.
colleghe favolose prima, straniere per il 60%, ora.


ora la domanda è ........ed è così che è terminata la mia illuminazione di oggi:
non è che per riempire il mio bicchiere mezzo vuoto, dovrò prima svuotarlo completamente???
L'altra me, ha già la risposta....io devo ancora arrivarci.

martedì 6 marzo 2012

Precaria è la condizione umana.

Eccomi ancora qui,
posto un nuovo episodio di questa mia strana storia.

Ultimamente la mia stanza, sembra rimpicciolirsi e non capisco bene il motivo, la solitudine a volte è davvero forte.
il senso di inutilità che mi ha colpito in questi due giorni.
dal 29/02/2012 non lavoro più nel mio caro reparto ospedaliero.
una faccenda davvero complicata, restare senza un lavoro.
Le mie colleghe disperate per la mia dipartita mi son state vicine, mi hanno scritto lettere piene di bei ricordi che porterò sempre nel cuore...e in quel momento mi son resa conto che ora...sono sola.

i miei pazienti piangevano e io con loro, molti non li vedrò più di sicuro. ricorderò i loro sorrisi e i loro visi segnati dal tempo e dalla vita.
adesso sono in questa situazione, che Monti chiama "divertente".....saprei cosa dirgli se lo avessi davanti.
non mi pare davvero sensato che io, infermiera, neo-laureata con il massimo dei voti, riconosciuta come una che si impegna e si da da fare per il prossimo, vengo lasciata a casa perchè un diavolo di contratto stabilisce che il mio tempo era DETERMINATO.

probabilmente tra qualche settimana, qualcuno prenderà il mio vecchio posto di lavoro, dovrà imparare tutto da capo e sicuramente non saprà molte cose che io ho imparato:
che il Signor Castagno va salutato con un "ciao" felice e allegro, perchè è l'unica parola che si ricorda dopo il suo ictus e se non la si dice per prima ha paura e non ragiona.
che alcuni pazienti che vengono in ambulatorio al pomeriggio, non hanno reale necessità...e anche se le regole dicono diverso, sono abituati ad entrare, essere medicati dove hanno necessità e non sgridati.
che la signora delle pulizie è adorabile e ha avuto una vita difficile, non va presa in giro solo per il suo aspetto come fanno tutti....
che i medici, uno sopratutto, ha il viziaccio di dare terapie in consegna che non hanno alcun senso e non controlla quasi mai le ferite, si aspetta che IO lo faccia al posto suo e che somministri solo quello che è necessario, pena un sacco di problemi con il direttore di servizio.


ora tu, futuro infermiere nel MIO reparto, domandati come mai sono così incazzata...
non andare a dire in giro che la vita è così, che non ha senso che io mi senta triste, perchè già lo sapevo che sarebbe andata così.
non ti credere migliore, non lo sarai.
ti affezionerai, lavorerai (spero meglio ancora di me) e ti affezionerai così tanto da scrivere sul tuo blog il dolore che senti dentro per questa perdita.....
in bocca al lupo.
a tutti e due noi, perchè siamo ugualmente....precari.

mercoledì 1 febbraio 2012

Sono Giulia.
Sono un'infermiera e vivo del mio lavoro.

Scrivo per esigenza e per non dimenticare quelle frasi che a volte, in attimi particolari della mia giornata, mi vengono in mente, come fossero segni che il destino mi lancia.
non voglio che vadano persi e per questo aggiungo pagine a quelle che ho già scritto e che scriverò.
Oggi quello che mi è venuto in mente è questa, una frase che in realtà ho letto su un foglio di carta ruvida, imbustato.
Qualcuno di molto importante per me, l'ha lasciato nel mio armadietto a lavoro e leggendolo, ho capito che forse esiste davvero qualcosa a noi sconosciuto....o forse, mi piace solo il modo in cui l'autore della frase ha inteso l'argomento con cui io mi trovo a vivere ogni giorno....la morte.
il mio primo, ma non ultimo post....è dedicato a questa persona speciale....a colei che mi ha ispirato....e che spero, sia davvero nella stanza accanto alla mia...







A tutti quelli che, spero, sono dietro al mio angolo....vi ringrazio per quello che mi avete insegnato. Ho lottato con voi, con la vostra malattia e con le vostre paure.....
La persona che ho in mente adesso...Teresa, mi ha sempre detto che ero il suo elmetto...come un soldato cercavo di combattere per lei e con lei....grazie per avermi protetta dalla MIA paura di perderti...e da quella del fallimento....spero che tu sia lì..da qualche parte, a ridere di me per la mia solita vena filosofica....che hai sempre ironizzato. La tua voce non la sento, ma so che mi stai parlando...o che ogni tanto lo fai.